Il volume dello studioso Franco Fava e del suo allievo Davide Pagano sviluppa una ricerca inerente le forme della grande distribuzione dei prodotti finiti destinati al consumatore finale, con analisi storica dell’evoluzione delle tecniche a partire dai primi Grandi Magazzini della Parigi di inizio Ottocento, per poi seguire la crescita evolutiva dei canali della distribuzione di massa, sempre in collegamento con il progresso economico, sociale e culturale delle società, con particolare riferimento al caso specifico della distribuzione in Italia, fino a giungere alla contemporaneità dell’e-Commerce e a spingersi in previsioni per il futuro.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Primo Premio assoluto di Pubblicazione gratuita a Franco Alessandro Fava e a Davide Pagano.
Fedra, durante il periodo di esilio volontario a Parigi. Il mito della femminilità libera e tragica di Fedra, moglie dell’eroe Teseo ma innamorata del figliastro Ippolito, è un tema rimasto centrale nella cultura dell’Occidente, da Euripide, a Dante, Racine e d’Annunzio, e viene ripreso e sviluppato nel Fedra di Cvetaeva, raccontato e commentato da Livia Artuffo, con l’arricchimento dei riferimenti a molte opere della scrittrice russa, come Zar Fanciulla, Lettera all’amazzone, Il mio Puskin, Arienna e le lettere Il paese dell’anima.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Marina Cvetaeva e le donne di Teseo. La poetica dell’irraggiungibile di Livia Artuffo.
La scrittrice Cristina Eléni Kontoglou, nipote dello scrittore e pittore greco di icone Photis Kontoglou, nel volume La musica di Marguerite Duras presenta sia la traduzione della pièce teatrale La Musica della citata scrittrice, regista e sceneggiatrice francese sia un saggio critico sulla commedia tradotta, esaminata in rapporto comparativo con le altre opere della scrittrice francese. Cristina Eléni Kontoglou è studiosa di letteratura, poesia, lingue, fotografia, ed è docente di lingua e letteratura francese. L’ampio saggio ricostruisce per tematiche di fondamento la personalità e l’opera di Marguerite Duras. Si apprezzano la pertinenza e l’eleganza letteraria della traduzione in italiano di La Musique. La bibliografia rappresenta un sicuro apporto documentativo per gli appassionati e per gli studiosi, con aggiunta di un’appendice di immagini dedicate alla scrittrice francese.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro La musica di Marguerite Duras.
Paola Palmieri, studiosa e saggista nonché professoressa di Filosofia nei Licei, nel volume che si chiama Kant e Leopardi. Un possibile incontro confronta le peculiari tematiche del pensiero di Kant e di Leopardi, sulla gnoseologia, la filosofia morale ed esplora le ipotesi di convergenza tra aspetti della ultrafilosofia leopardiana e dell’estetica kantiana. Resta la divergenza sul dibattito dell’esistenza di Dio, tuttavia in entrambi i due pensatori è presente un’attenzione sulla “bellezza insita nel reale che non si configura solo nei termini di un oggetto conosciuto dalla “fredda” ragione ma che lascia spazio al sentimento che coglie l’intimo delle cose”. L’Autrice giustamente argomenta come sia possibile che per tramite del filosofo e matematico Ottavio Colecchi, nativo di Percostanzo ma residente a Napoli, Leopardi abbia conosciuto parte del pensiero kantiano grazie alle riviste nelle quali lo stesso filosofo pubblicava i suoi studi sulla filosofia di Kant.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Kant e Leopardi. Un possibile incontro di Paola Palmieri.
Claudio Rugiero è autore di una ricerca a trecentosessanta gradi sul film La pelle che abito, uscito nel 2011 e presentato al Festival di Cannes. Il film va considerato come uno degli autentici capolavori firmati dal regista Pedro Almodóvar, che lo ha tratto dal romanzo Mygale del compianto scrittore francese Thierry Jonquet (1956-2009). Il libro di Claudio Rugiero è uno studio particolareggiato fino nei minimi particolari, risvolti e ricadute del tema di “cambiare la pelle”, con analisi dei motivi degli scopi e di quali conseguenze il fatto comporti. Il libro, in aggiunta, è un autentico omaggio, esaustivamente giustificato, sull’arte cinematografica di uno dei maggiori registi contemporanei, ed è corredato da analisi parallele sui filoni di appartenenza a cui la pellicola si riferisce. Infine, va segnalata la ricchissima e bene esposta bibliografia in appendice, che diviene uno strumento di natura anche professionale e utile ai più esigenti amatori del cinema.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro La pelle che abito di Claudio Rugiero.