Si riconosce l’eco di risonanza di Alexandre Dumas e de I tre moschettieri nella saga romanzesca ideata dalle scrittrici Alessandra Giovanile e Virna Meyetta, giunte al secondo volume, Bastarde di Francia. L’angelo e la vergine, dopo il successo del primo, Bastarde di Francia. La figlia del Cardinale, in un clangore di spade e un sibilare di coltelli, tra intrighi di amore e lotte di potere, nel lusso più sfrenato alla corte di Luigi XIII, re di Francia, e nelle lussuose e severe residenze del Duca di Savoia Vittorio Amedeo I, anche re di Cipro e di Gerusalemme, nel periodo sfarzoso del barocco degli anni 1620-1630, in un alternarsi di giardini da favola, prigioni oscure, profumi di gelsomino, miele, cannella e pan di spagna, circondati da pittori e da spie di corte. Il successo e il fascino narrativo della saga consiste sia nel rispetto scrupoloso della storia sia nella scatenata immaginazione delle avventure narrate dalle due protagoniste Cècile e Madeleine, sempre coinvolte in una giostra di competizione tra Eros e Marte, cioè tra il letto e la spada, nell’incanto di una narrazione teatralizzata e sviluppata con la vivacità del dialogo dei personaggi, che si esprimono con vezzi formali dell’epoca, ma che manifestano la scioltezza di intenti e di esigenze tipiche delle donne della modernità contemporanea.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Primo premio assoluto di Narrativa Edita ad Alessandra Giovanile e a Virna Mejetta.
Narratore amato dal Pubblico e riconosciuto dalla Critica, anche più esigente, Davide Grittani, con un percorso di romanzi dipanati in circa un trentennio di attività, ha saputo rielaborare una convincente interpretazione del decadimento dei rapporti sociali caratteristico delle economie evolute, nelle quali trionfa un degrado di consapevolezza critica diffuso nella popolazione. Il romanzo Il gregge affronta il meccanismo delle elezioni politiche e lo raffigura come un processo distorto e contorto, con una satira già svelata dal nome del candidato, che si chiama Matteo Migliore, e quindi per feroce ironia è destinato ad evocare il mito di “il Migliore”, cioè del noto politico italiano dello scorso secolo, di solenne levatura letteraria, storica e civile, assolutamente imparagonabile alle bassezze nozionistiche dimostrate da molti politici.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Secondo premio di Narrativa Edita a Davide Grittani.
Marco Lamberti è uno scrittore di lungo corso, con alle spalle cinque romanzi pubblicati nel corso del precedente ventennio; è anche giornalista, allenatore e dirigente sportivo. Tuttavia, la sua attività principale è l’avvocatura, a cui è dedicata la raccolta di racconti di chiara matrice autobiografica, L’Avvocato del Purgatorio, nella quale vengono descritte le varie traversie sia del protagonista sia e più di tutto dei clienti ricorrenti e di altri avvocati di professione, con un’amara riflessione conclusiva sulle incoerenze e sui guasti della giustizia italiana.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Terzo premio di Narrativa Edita a Marco Lamberti.
Come acutamente sottolinea la sua autrice Le piace Proust? è un romanzo biografico, vale a dire “un libro fantastico costruito su eventi realmente accaduti”. Niente di più azzeccato per definire il racconto della tumultuosa vita della controversa scrittrice Françoise Sagan che attraversa l’irrequieta e culturalmente assai feconda Francia del secondo dopoguerra. Isabella Cesarini ne tratteggia con fine sapienza psicologica e con un lessico ricercato un ritratto accurato e profondo dove sullo sfondo aleggia il fantasma di Proust autentica imprescindibile fonte di ispirazione per la Sagan stessa.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Premio di Finalista per la Narrativa Edita a Isabella Cesarini.
Romanzo intenso e dallo stile scorrevole, in cui vengono evidenziati i vari conflitti in essere alla fine della seconda guerra mondiale, tra scelte complesse da compiere sul piano ideologico e personale, in un’alternanza di piani oscillanti tra passato e presente.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Premio di Finalista per la Narrativa Edita a Matteo Luca Reho.
Il libro La cospirazione dei Cenci si sofferma principalmente sulla triste esistenza della sventurata nobildonna romana Beatrice Cenci e sulla sua partecipazione attiva all’omicidio del padre il conte Francesco, uomo depravato e violento, che ella pagherà con la decapitazione. Attraverso la sua dolorosa vicenda l’autrice ci offre, con grande capacità illustrativa e grazie a una scrittura scorrevole e di notevole accuratezza storica, un quadro assai documentato e avvincente degli intrighi, della corruzione e dei complotti nobiliari e clericali all’interno dello Stato Pontificio di fine ’500. Curioso infine il ruolo di coprotagonista di questa drammatica storia assegnato al grande e controverso pittore Caravaggio che, sedotto dalle grazie della giovane donna, ne diviene l’amante e condividerà con lei uno sconvolgente segreto.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Premio di Finalista per la Narrativa a Simona Teodori.
La fabbrica dei velluti di Alessandro Ceccoli è un romanzo di epica borghese interpretato dal protagonista Frederic, che non è affatto borghese, ma semmai è un ribelle che non rispetta i codici della borghesia, ma è anche consapevole dell’abisso tragico in cui sta per scivolare l’intera Europa a causa di Mussolini in Italia e di Hitler in Germania. Le stranezze del bel “maschiaccio” ossia della flapper Zelda Fitzgerald, una proto-femminista d’epoca, incantano Frederic, che attraversa contrade e nazioni dell’Antico Continente, portandosi nel cuore i colori mediterranei di Arles dipinta da Van Gogh e i riflessi luminosi del mare. Il titolo del libro è anche metafora della fabbrica di confortevoli piaceri che dispensa la ricchezza, sovente poi destinati a procombere in eventi tragici.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore di Narrativa Edita.
Il romanzo di Bruno Civardi affronta la vita di Miriam, la madre di Gesù, attraverso una narrazione assai suggestiva e insolita che, come si intuisce dall’intitolazione, si discosta dalla tradizione dei Vangeli. Qui ella diventa protagonista della storia e il lettore ne potrà seguire l’intera vicenda dalla inaspettata maternità adolescenziale fino al ritrovamento finale della luce eterna. Civardi ci illustra attraverso i suoi 33 quadri (un caso che corrispondano all’età della morte di Cristo?) il lungo sorprendente cammino di Miriam con una prosa di rara immediatezza e di lodevole semplicità, ricca di riferimenti velatamente apocrifi al nuovo testamento che ne rende affascinate e coinvolgente la lettura.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore di Narrativa Edita.
Gabriele Dadati, facondo scrittore di fortunati romanzi storici, ha dedicato tempo e studio alla figura mitica di Antoine de Saint-Exupeéy, lo scrittore che detiene il primato del libro più venduto e tradotto al mondo. Dadati, tuttavia, non si interessa direttamente al Piccolo Principe, bensì al disastro aereo subito dallo scrittore francese nel corso del raid Paris-Saigon, precipitato nel Sahara insieme al suo meccanico a fine del 1935. Tra flashback dedicati al compianto fratello François e cambi di scena su Parigi ove l’attendono la moglie Consuelo e la madre Marie, Dadati ricostruisce l’avventura dei tre giorni nel deserto, tra immaginazione e deliri, entrando da attore d’attualità nell’animo e nella mente di uno scrittore di quasi un secolo prima, con una avvincente ricostruzione dei fatti e delle idee.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore a Gabriele Dadati.
Ambientato nella campagna veneta il romanzo di Enrico Losso ci narra l’inconsueta segreta amicizia tra Lamberto, un ragazzino vivace e bullizzato, e Irene, una brigatista tormentata. I due, dapprima diffidenti, imparano a conoscersi e ad apprezzarsi: il giovane offre inconsapevolmente alla donna la sua ingenua spontaneità e la sua sete di conoscenza inducendola a uscire dal suo rigido guscio di arida intolleranza fino a sciogliersi in un rapporto affettivo sincero e liberatorio. Losso ritrae con estrema efficacia e sguardo acuto il piccolo irrequieto mondo dei ragazzini con cui si confronta e talvolta si scontra Lamberto forte del suo segreto che sarà, suo malgrado, la causa di un finale drammatico che tuttavia lo aiuterà a diventare uomo.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore a Enrico Losso.
Vincenzo Lusa è un eminente criminologo e studioso degli intenti omicidari espressi dall’uomo; è docente universitario e autore di un vasto numero di opere sia di saggistica sia di narrativa; è vicepresidente dell’Associazione Criminologi e Criminalisti italiani. Il volume, La Sindrome dell’Eternità, presenta pagine intense, in cui convergono aspetti surreali e realistici, dove elementi paradossali, accompagnati da episodi di forte criminalità, si compongono perfettamente in una vicenda ricca di pathos e di mistero.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore di Narrativa Edita.
Franco Sorba è scrittore di narrativa, poesia e teatro; laureato in Lettere Moderne all’Università di Torino, ha dato alle stampe oltre una dozzina di libri di diverso genere letterario.
La capacità di reagire e di guardare avanti, nonostante tutto, sono tra i principali ingredienti di questo romanzo, thriller pieno di zone d’ombra e di mistero, descritte dall’autore con penna affascinante e con spiccate doti d’introspezione.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce Menzione d’Onore di Narrativa Edita.