Il volume di Poesia di Gualtiero Lelli, Viaggio nella città maledetta, si compone di tre parti distinte, ma congruenti e in armonia di atteggiamento del Poeta rivolto sia a sé stesso sia all’intera società umana, sostanzialmente ritenuta accidiosa e bassamente intrigante. Le composizioni hanno un andamento narrativo, ma con forme e con cadenze tipiche dell’espressione intensa della poesia, anche contrassegnate da una graffiante ironia e da aspetti di calibrato cinismo. L’ultima parte eponima del volume consiste nell’immaginazione tragica di un viaggio a Sodoma, tale da collegare con un ponte surreale la realtà odierna con la fine nel fuoco della città relativa all’antichità biblica.
Si apprezza il calibrato riferimento ad alcuni autori del passato sia remoto sia pressocché contemporaneo e la cura del linguaggio poetico, che affianca alla parlata quotidiana, talvolta anche con inserti scurrili, la preziosità di vocaboli rari, che denunciano la confidenza non comune con la ricchezza e la densità delle espressioni più colte.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Primo Premio assoluto di Pubblicazione gratuita a Gualtiero Lelli.
Corrado Chiarabini, nella silloge Di tre quarti, fornisce un autoritratto poietico, cioè creativo e immaginativo attinente la sua attività spirituale, che trascende la comune nozione di liricità, riferita all’esperienza emotiva personale, per divenire anche vocazione empatica aperta all’esperienza comune di tutte le creature – esseri umani o animali o piante – che sperimentano il breve e impagabile miracolo della vita.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Di tre quarti di Corrado Chiarabini.
Appartiene a Edith Dzieduszycka l’eleganza inquieta della parola inquisitrice, che interroga nei generi del Plurale e del Singolare, occasioni, ragioni, incantamenti e disillusioni delle esperienze realizzate o semplicemente sognate. La vita si condensa di ricchezza e di immaginazione, quest’ultima in forma ancora più estesa e profonda, come attività spirituale di trasformazione e di dilatazione di ciò che ci circonda: ritroviamo sempre nei suoi versi una straordinaria densità del vissuto. Poetessa di lungo corso, nella crescente significazione dei risultati raggiunti negli anni, Edith Dzieduszycka, quasi con stupore sospeso tra ironia e ansia, propone ora una sorta di ricapitolazione poetica, che è invenzione e attesa di un finale di là da venire.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro In fondo di Edith Dzieduszycka.
C’è un gioco di rifrazioni a specchio tra gli incanti dei paesaggi naturali e gli stati d’animo interiori. C’è una prevalenza delle marine e delle immensità dei cieli stellati, che hanno una ricaduta nell’attività spirituale del Poeta, sempre vigile a rielaborare in sentimenti emozioni, nonché ad articolare in pensieri indagatori, le manifestazioni del creato. Il tempo gioca un ruolo nei meccanismi della memoria e della documentazione cronologica, che è riportata a piè di ogni poesia, quasi come elemento perfettivo di classificazione, talché si riscontra che i grandi fatti epocali che scuotono i destini dell’intera umanità, trovano debito riscontro e giustapposizione nella composizione poetica, come accade per la pandemia del Covid, che costringe tutti a indossare la mascherina respiratoria e, successivamente, i fatti sanguinosi dell’invasione dell’Ucraina. La Poesia di Bruno Lijoi è testimonianza meditata e ricca dei fatti, delle idee e dei sentimenti della contemporaneità.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Sottotraccia. Il passo che avanza di Bruno Lijoi.